Maggio 13, 2025
Accordi globali e incertezze economiche
L’accordo tra USA e Cina sulla sospensione parziale dei dazi per 90 giorni ha immediatamente portato ottimismo sui mercati finanziari internazionali, con una chiusura positiva sia delle borse europee che di Wall Street. Tuttavia, il quadro economico globale rimane caratterizzato da una persistente incertezza, come ribadito anche dall’incipit dell’ultima nota ISTAT sull’andamento dell’Economia Italiana. La crescita economica rallenta e le prospettive restano fragili, rendendo necessario un lungo periodo di stabilità per ristabilire fiducia e investimenti.
Politica monetaria europea e inflazione
In Europa, la BCE deve mantenere una politica prudente e la mano ferma in un mondo instabile, come ha spiegato Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE, alla conferenza di politica monetaria di Hoover “Finishing the Job and New Challenges”, Università di Stanford: la scelta di non allentare i tassi d’interesse, confermata recentemente, rispecchia la necessità di bilanciare crescita e inflazione. Infatti, i dati HCOB PMI compositi mostrano una crescita debole nell’eurozona, con l’Italia che registra però un dato positivo di 52.1, massimo degli ultimi 11 mesi, segnale che alcune economie nazionali stanno meglio resistendo rispetto ad altre come Francia e Germania.
Italia: una crescita moderata con alcune criticità
Sempre dalla Nota sull’andamento dell’Economia Italiana di Istat, troviamo che il PIL italiano registra una crescita moderata dello 0,3% nel primo trimestre 2025, migliore di Germania e Francia ma ancora inferiore rispetto alla Spagna. Anche la produzione industriale italiana, come rilevato da ISTAT, mostra segnali di ripresa, sebbene lievi e ancora contrastati tra i diversi comparti. La stagnazione segnalata dal PMI HCOB nel settore edile italiano (indice a 50.1) riflette però l'incertezza generale e una crescita degli ordini molto contenuta, nonostante una tenuta dell’occupazione.
Il commercio italiano: settori e tendenze
Secondo l’Osservatorio Federpreziosi Confcommercio, realizzato con Format Research, di cui si è discusso domenica scorsa in occasione della 44ª edizione di OroArezzo, le gioiellerie mantengono una posizione centrale e insostituibile per i consumatori, basata su fiducia ed esperienza personale nel negozio fisico.
Allo stesso tempo, si è dimostrata di particolare interesse l’indagine Koelnmesse in collaborazione con Confcommercio Bergamo, realizzata da Format Research (Stefano Ascani, ricercatore senior), che sottolinea una situazione positiva per la ferramenta locale, che mantiene un equilibrio unico tra grossisti e dettaglianti, in controtendenza rispetto alla media nazionale.
Sfide sociali e demografiche
Desta preoccupazione la situazione demografica in Italia: meno giovani significa meno imprese giovanili, come sottolinea Unioncamere, e i neoimprenditori in 8 casi su 10 segnalano difficoltà all’avvio dell’attività.
Il disagio sociale misurato nel Misery Index di Confcommercio continua a scendere, attestandosi al 9,5, un segnale positivo che riflette inflazione contenuta e una lenta riduzione della disoccupazione. “In questo contesto – avverte tuttavia l’Ufficio Studi – non vanno trascurati i rischi di un possibile deterioramento degli andamenti produttivi a partire dall’estate, con gli inevitabili effetti negativi sull’occupazione, elemento che potrebbe rafforzare i segnali di peggioramento del sentiment delle famiglie rendendo più complicata la ripresa della domanda”.
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