Maggio 20, 2025
L’Europa tra previsioni di crescita, rischi e complessità nell'export
In questi tempi di incertezza è più che mai necessaria l’integrazione europea, ha dichiarato la Presidente BCE Christine Lagarde in un’intervista ad un autorevole testata giornalistica: “L’insediamento del Presidente Trump ha cambiato la situazione in tre settori chiave contemporaneamente: economia, politica e difesa. Questi sono stati i tre pilastri fondamentali della cooperazione internazionale nel mondo sempre più globalizzato degli ultimi decenni. Ma questa è un’opportunità più che una minaccia: l’Europa è necessaria ora più che mai”.
In questo contesto, Le previsioni economiche di primavera 2025 della Commissione Europea delineano un quadro moderatamente positivo ma segnato da notevole incertezza. Si stima una crescita del PIL dell'1,1% per l'UE e dello 0,9% per l’area euro, valori stabili rispetto al 2024, ma decisamente inferiori rispetto alle previsioni dell’autunno scorso. Questa revisione al ribasso deriva principalmente dalla recente politica commerciale americana, caratterizzata dall’aumento dei dazi e dall'imprevedibilità delle decisioni. Per l’Italia, le previsioni si fermano allo 0,7% per il 2025, con una leggera accelerazione allo 0,9% per il 2026.
L'industria italiana, che aveva finalmente mostrato segni di ripresa (+0,3% del PIL nel primo trimestre 2025), si trova nuovamente minacciata. Secondo Confindustria, le politiche protezionistiche dell'amministrazione Trump, con continui cambiamenti sui dazi, generano un clima di incertezza che frena sia le esportazioni sia gli investimenti. Questo contesto negativo è parzialmente attenuato dalla diminuzione del prezzo dell’energia e dalla conseguente politica monetaria espansiva della BCE.
I dati Istat confermano un leggero calo delle esportazioni a marzo 2025. La flessione congiunturale dell’export si deve principalmente alla riduzione delle vendite di beni strumentali e di beni di consumo durevoli. L’export cresce su base annua, sostenuto soprattutto dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici e mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (tra cui mezzi di navigazione marittima). Questi due settori spiegano la crescita tendenziale dell’export verso gli Stati Uniti (+41,2%); al netto di questi comparti, l’export verso gli Stati Uniti flette del 4,1%.
Tassi e credito: tornano ad aumentare i prestiti
Il Rapporto mensile di ABI evidenzia una riduzione progressiva dei tassi di mercato, frutto delle politiche espansive della BCE, favorendo un modesto aumento dei prestiti alle imprese e famiglie (+0,3% ad aprile 2025). Questo dato rappresenta un segnale positivo dopo mesi di stagnazione, indicando una parziale ripresa della fiducia nelle prospettive economiche.
Consumi prudenti nonostante stabilità dei prezzi
Nonostante l'inflazione rimanga sotto controllo, stabile intorno al 2% (Eurostat conferma il 2,2% nell'area euro e Istatl'1,9% in Italia), i consumi restano prudenti. Nell’ultima Congiuntura Confcommercio, si segnala una spesa delle famiglie ancora molto selettiva, con aumenti principalmente nei settori alimentare e comunicazioni, mentre elettrodomestici e abbigliamento registrano cali significativi. La fiducia dei consumatori appare frenata dalle tensioni internazionali.
Occupazione in crescita ma mancano profili qualificati
Eurostat registra un aumento contenuto del PIL e dell'occupazione nell'area euro (+0,3%). In Italia le previsioni Unioncamere - Excelsior, segnalano 528mila nuovi posti di lavoro richiesti a maggio dalle imprese. Tuttavia, quasi la metà di queste posizioni resta difficile da coprire per mancanza di profili qualificati, con particolare richiesta nella Meccatronica, evidenziando un crescente mismatch tra domanda e offerta di lavoro.
Innovazione e automazione
L'integrazione tra intelligenza artificiale e forza lavoro emerge come un trend cruciale per le imprese italiane. Intesa Sanpaolo sottolinea l’importanza strategica di questo processo per l'innovazione aziendale e l'efficienza operativa. Secondo l’Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Automazione di ANIE Automazione (realizzato in collaborazione con Format Research per quanto concerne le imprese della domanda), il mercato nazionale dell’automazione industriale ha registrato una contrazione significativa, chiudendo con un calo del 27% rispetto all’anno precedente. Sono ancora le incertezze geopolitiche a pesare e le difficoltà legate al Piano Transizione 5.0, afferma Il Presidente Andrea Bianchi. Nonostante ciò, le prospettive per il 2025 appaiono cautamente ottimistiche.
Legalità e sicurezza come condizioni per la crescita
La questione della legalità emerge con forza nel dibattito economico. Lo ha fatto il 14 maggio con la 12a edizione della Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità, ci piace!”. L'illegalità, secondo i dati che emergono dalla ricerca “Più sicurezza per territori, imprese e città”, realizzata dall’Ufficio Studi Confcommercio, in collaborazione con Format Research, costa alle imprese quasi 40 miliardi di euro all’anno, minacciando 276mila posti di lavoro regolari. A questo si aggiunge un clima di crescente preoccupazione tra gli imprenditori per la sicurezza personale e aziendale, come sottolineato in altre indagini. Affrontare queste criticità sarà fondamentale per garantire una crescita economica e sociale sostenibile nel lungo periodo.
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