Maggio 21, 2025
A Palazzo Chigi incontro tra Governo e associazioni datoriali. Il vicepresidente Lusetti: “ora servono accesso equo e semplificazioni, no a nuove norme norma e a inasprimenti sanzionatori”.
“Accogliamo con favore l’annunciato incremento delle risorse per salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: è un passo nella giusta direzione": lo ha detto il vicepresidente di Confcommercio, Mauro Lusetti, a margine dell’incontro del 20 maggio a Palazzo Chigi nel corso del quale il Governo ha incontrato le associazioni datoriali per illustrare proposte e iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Ma attenzione – ha avvertito Lusetti – perché l’efficacia di questi stanziamenti dipenderà dalla loro capacità di raggiungere realmente tutte le imprese, in particolare quelle di minori dimensioni, che troppo spesso restano escluse dai meccanismi esistenti, come nel caso del bando ISI. Le soglie di accesso elevate, le procedure complesse e gli oneri burocratici finiscono per premiare solo le aziende più strutturate, penalizzando chi avrebbe più bisogno di supporto”.
Confcommercio chiede quindi una revisione profonda dei criteri di accesso ai fondi, affinché siano proporzionati, accessibili e aderenti alle concrete possibilità operative delle micro e piccole imprese: “l’obiettivo deve essere chiaro: zero vittime sul lavoro. Ma per riuscirci serve un approccio nuovo, che vada oltre l’emergenza”.
E nessuna nuova norma, nessun inasprimento sanzionatorio: “l’Italia ha già un primato in fatto di adempimenti. Serve semplificare, rendere il sistema normativo più intellegibile, puntare sulla qualità dei controlli, sulla prevenzione e sulla formazione. Il lavoratore e l’impresa devono tornare al centro, non la burocrazia. In quest’ottica, è cruciale il ruolo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, presidio fondamentale nel contrasto alle attività imprenditoriali non in regola attraverso controlli mirati al servizio della legalità e della sicurezza”.
Confcommercio rilancia infine alcune proposte operative:
“Solo con un impegno condiviso e continuativo tra istituzioni, imprese e lavoratori – ha concluso il vicepresidente di Confcommercio – sarà possibile contrastare davvero il tragico fenomeno delle morti sul lavoro e costruire una cultura della sicurezza ampia, concreta e inclusiva”.
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